giovedì 14 febbraio 2013

Il mio piatto del cuore: "u pani a pizzotella"



Ma voi ce l'avete un piatto che vi ricorda un gesto d'amore, una coccola, un piatto che vi riempia di amore, un piatto dell'infanzia, un piatto che, solo a pensarci, ne sentite ancora l'odore, il sapore e tutto il calore???
Oggi è San Valentino e  voglio ricordare il mio di piatto del cuore, un piatto dove c'è dentro tutto:  c'è l'amore per i figli, l'amore per il papà, l'amore della mamma, dentro questo piatto così semplice e povero, c'è tutto il calore che si possa immagginare.
Quando ero piccola, papà, per lavoro, partiva spesso: alle fiere del tessile quando doveva scegliere i tessuti per la nuova stagione, per l'Italia a far girare i campionari della nostra produzione di vestaglie, nei fornitori, nei clienti, insomma, capitava spesso che partisse. 
A me, da piccola, dispiaceva, perchè ero molto legata a lui, ma in compenso c'erano due cose che mi risollevavano: primo che potevo dormire con mamma :-), ero la più piccola di tre sorelle e quindi toccava a me e secondo perchè, soprattutto nelle serate d'inverno, mamma, ci preparava "u pani a pizzottella".
Mamma mia com'era bello....mi piaceva proprio l'atmosfera, il freddo dell'inverno, mia mamma che prendeva quel pane ormai duro che poteva essere usato solo per far la mollica, il latte...mi ricordo proprio come se fosse adesso, la meticolosità che ci metteva per bagnarlo e poi per condirlo...lo capivo anche allora che era una sorta di gesto d'amore.
Che bello, poi, aspettare che la provoletta si sciogliesse, guardavamo dal vetro del forno, poi io e le mie sorelle ci mettevamo a tavola e lei ci portava questo "filone" tagliato al gusto di sfincione.
Ovviamente, lei lo preparava solo quando non c'era mio papà perchè lui è stato sempre di gusti un pò più "raffinati" :-), lui non ha mai amato cose "panose" come le focacce o la pizza, lui è sempre stato più da bistecca alla fiorentina :-) e lardo, che si curava lui stesso con il sale e il pepe e oggi che ha più di 80 anni, è una meraviglia vederlo alle prese con i suoi piatti cucinati magistralmente e con tanta fantasia.
Ma quello per noi era meglio della bistecca o del pesce, quello era il nostro piatto, il piatto delle coccole di mamma tutta per noi e soprattutto tutta mia, visto che ero la più piccolina.
E quando finivamo di mangiare quel bel pezzo di filone condito, veniva il meglio e si, perchè mamma aveva una passione, forse, più che altro, una mania: fare le rose con la cera della provoletta!! Si, era, anzi lo è ancora (avete visto le rose in pdz??)  bravissima, prendeva la cera che rimaneva dalla provoletta consumata per i filoni, la impastava e con le sue mani calde (ha sempre avuto le mani caldissime al contario delle mie che mettevo sempre tra le sue per farle scaldare :-) e mi diceva: mani fredde, cuore caldo), riusciva a manipolarla così bene da farci delle rose meravigliose...........ricordo come se fosse ieri, quei momenti e quelle rose, sembrava quasi che potessero profumare.
Ovviamente, con il passare degli anni, le partenze di papà acquisivano un sapore diverso.....non era più un momento triste :-), anzi, più passavano gli anni, più diventavamo adolescentti e più eravamo contenti   non per il pane, ma  più per il fatto che, non essendoci lui, eravamo  libere di restare fuori un pò di più e io avevo più tempo di poter stare con il mio Tommaso :-) (quannu u iattu un cè...) altri tempi, altre mentalità :-).
E oggi, 40 anni dopo, quando manca papà, il nostro papà :-), con le mie bimbe facciamo il pane di quando nonno non c'era :-) e anche a loro piace molto :-), il problema è, però,  a differenza di mio papà, al NOSTRO papà piace molto anche a lui :-).....e, ovviamente, poi mi tocca anche a me fare i fiori come nonna....ma il risultato non è come l'originale :-).

INGREDIENTI
filone raffermo (il filone è il formato del nostro pane classico) il mio era duro di una settimana
latte
cipolla scalogna
pomodori pelati
acciughe
origano
provoletta

Tagliare il filone a metà per lungo (cercate di non romperlo se è troppo duro come il mio :-)) e bagnatelo abbondantemente con del latte (poi dipende tutto da quanto duro è il vostro pane, dovrà ammorbidirsi ma non diventare una poltiglia, deve mantenere la consistenza). Fatelo riposare per un paio di ore.
Tagliare la cipolla grossolanamente e farla soffriggere con olio fino a farla appassire. Aggiungere il pomodoro pelato, far cucinare e appena sarà cotto, far sciogliere i filetti di acciugne e aggiungere l'origano fresco.
Mettere il condimento nel pane (se lo vedete troppo inzuppato, strizzatelo delicatamente) e coprire con le fette di provoletta. Se volete, potete aggiungere dei pezzetti di acciughe e altro origano.



Mettere in forno a 180° fino a che la provoletta sarà ben sciolta e a punti brunita.

Ed eccolo, "u pani a pizzottella", gustosisimo, morbido dentro e croccante fuori....una meraviglia!! Cosa si può fare con del pane duro e tanto aamore!!!! .-)



la mia rosa....un pò penosa :-)....le mie mani son troppo fredde


e le mie bimbe che contano i giorni che li dividono a papà e che scrivono sempre letterine d'amore da consegnare al suo arrivo!!! Che tenerezza!! Chissà quanto durerà!! :-)


e la piccola che legge.....papà ci manchi tanto, vieni subito :-)




Con questo piatto partecipo al contest

 nuovo contest

Contest "La Cucina del Cuore"!!!!!

5 commenti:

  1. Dani, ma lo sai che anch'io faccio le rose con la cera del formaggio?? ;-) Che bel ricordo, e che bello che tu tramandi questa ghiotta consuetudine alle tue bimbe!! Un abbraccio
    Resy

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  2. Cara Daniela, complimenti per il blog e per le bellissime foto!
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    Grazie, a presto

    Lo staff Foodlookers

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  3. Hai un blog bellissimo e la storia che ci hai raccontato é meravigliosa, complimenti per tutto :) baci

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  4. bellissima ricetta sia per gli ingredienti che per la storia!!! complimenti e ti inserisco al contest e il tuo numero di estrazione è il 30. Grazie ancora

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Grazie per i vostri commenti!!